“Penso che una buona chimica nasca con il rispetto reciproco”
(Andy Garcia)
Il mito dell’ALCHIMIA viene spesso utilizzato come giustificazione per sopportare e mantenere in vita
rapporti disfunzionali in una relazione tossica con un partner narcisista e manipolatore.
Nella mia esperienza professionale ho ascoltato molti racconti di persone che si aggrappavano alla sensazione di alchimia ( o magia amorosa), per motivare la loro scelta di continuare a stare in una relazione che, sebbene razionalmente facesse buchi da tutte le parti, non riuscivano a interrompere.
Frasi del tipo :
“quello che provo con lui non riesco a provarlo con nessuno”
“sono certo che sia l’amore più grande della mia vita”
“fin dal primo momento che l’ho conosciuto ho provato una forte attrazione”
“mi fa sentire viva”
sono credenze fortissime che rappresentano l’unica spiegazione in grado di far accettare una relazione ad intermittenza, un amore tossico e malato, in cui è all’ordine del giorno essere risucchiate nelle sabbie mobili emotive.
Una relazione tossica infatti è caratterizzata da intermittenza costante, dal paradosso “ti amo/ti odio” , dalla presenza/assenza, dalla disponibilità/indifferenza, dalla dolcezza/freddezza che attira gradualmente in un vortice emotivo sacrificante e crea dissonanza cognitiva che alimenta la dipendenza affettiva. Ecco perchè può durare anche anni, ed è difficile chiudere.
Ma che cosa si nasconde dietro a questa modalità relazionale disfunzionale?
Perchè si rimane attaccati a qualcuno che sfugge, umilia e distrugge?
Alla base del mito dell’alchimia amorosa, del colpo di fulmine o dell’attrazione fatale possiamo individuare due dinamiche relazionali inconsapevoli: RIFIUTO o RIBELLIONE.
1) RIFIUTO: il rifiuto del partner narcisista trasmette un senso di familiarità simile a quello sperimentato durante l’infanzia.
Un partner rifiutante attiva un meccanismo vissuto nel passato, generalmente potrebbe trattarsi del rifiuto sperimentato da piccoli, quando era necessario fare o non fare qualcosa per sentirsi amati e attrarre l’attenzione di persone significative, fa rivivere un momento che è familiare a livello inconscio, sembra magico perchè attiva vecchie sensazioni che hanno radici molto forti, magari proprio quel senso di valere poco... (o di essere sbagliati e lo sperimenti di nuovo, come fosse una magia).
2) RIBELLIONE: se si tratta di relazioni con un forte senso del proibito, ricordano una versione contemporanea dell’antica ribellione verso i genitori, quando dovevi fare qualcosa di proibito per sentirti viva e affermare la tua identità.
in pratica, in entrambi i casi si tratta di vecchi copioni relazionali di rifiuto o ribellione
messi in atto in modo inconsapevole.
Ed ecco che in nome della chimica si costruiscono romantici colpi di fulmine che in realtà sfociano poi in relazioni tossiche e maltrattanti.
Attenzione però, percepire una forte alchimia nei confronti di un partner NON SIGNIFICA CHE SIA UN NARCISISTA, il colpo di fulmine avviene anche in relazioni che si rivelano sane e appaganti.
Bisogna saper distinguere: se si tratta di una relazione tossica vivrai costantemente nella sofferenza, mancano il rispetto, la reciprocità e vieni manipolata ad uso esclusivo del partner narcisista, in una relazione sana ti sentirai rispettata e amata, la tua felicità sarà anche la sua, lavorerete insieme per far funzionare la relazione.
Quando ti ritrovi ad accettare di essere maltrattata, derisa, umiliata, presa in giro dal partner e accetti tutto in nome della chimica, in questo caso, ma solo in questo caso, il mito dell’alchimia ti sta imprigionando in una relazione tossica che potrà solo farti soffrire.
Fonte:Pamela C. Regan “the mating game”
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